Fuggire dal proprio Paese: la famiglia è una risorsa o un onere?

23.06.2017

Personalità di spicco al Forum Questioni familiari della Commissione federale di coordinamento per le questioni familiari (COFF) a Berna: la consigliera federale Simonetta Sommaruga, la consigliera di Stato zurighese Jacqueline Fehr e l’ambasciatore di Ready! Andrea Lanfranchi sono intervenuti il 21 giugno presso la Fabrikhalle 12 sul tema «Rifugiati: la famiglia è sia una risorsa che un onere».

Il messaggio principale è stato pronunciato dalla presidente della COFF, Jacqueline Fehr, la quale ha sottolineato che nelle famiglie di rifugiati in Svizzera l’assistenza ai più deboli, i bambini più piccoli, passa spesso in secondo piano. Nelle strutture per asilanti per bambini in età prescolare e per i loro genitori non ci sono ancora offerte elaborate a livello istituzionale. Secondo Jacqueline Fehr è un peccato che l’integrazione non tenga conto in modo sistematico anche della prima infanzia. Esistono alcune iniziative valide, ma in tutte le strutture manca un’azione sinergica e coordinata.

Nel suo discorso conclusivo anche Andrea Lanfranchi, professore presso l’Alta scuola intercantonale di pedagogia curativa (HFH) di Zurigo, ha sottolineato l’importanza di un sistema assistenziale dal momento dell’arrivo in Svizzera, tramite un efficace sostegno dei bambini. «Dal 2005 la cifra di bambini rifugiati al di sotto dei cinque anni è raddoppiata. Il numero di famiglie con bambini piccoli è destinato a crescere, non da ultimo per il programma di reinsediamento dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati direttamente dai campi profughi. Non basta fornire ai rifugiati un tetto. Abbiamo bisogno di integrazione, che inizia dai genitori e continua con i figli», ha riferito Andrea Lanfranchi.

Nel suo intervento la consigliera federale Simonetta Sommaruga si è concentrata sulla quota dei rifugiati che ha bisogno di protezione: circa la metà delle persone che giungono in Svizzera non sono né in cerca di avventura né rifugiati per motivi economici, bensì persone che hanno davvero bisogno di essere tutelate, ha concluso la capa del Dipartimento federale di giustizia e polizia (PS).

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