Durante la sessione estiva sono state identificate due tematiche fondamentali in ambito di formazione, assistenza ed educazione della prima infanzia: da un lato, il finanziamento aggiuntivo da parte della Confederazione rivolto alla custodia dei figli complementare alla famiglia, dall’altro, l’introduzione del congedo parentale e del congedo di paternità.
L’ambasciatrice di Ready! Barbara Schmid-Federer ha chiesto in un intervento parlamentare di stanziare i fondi rimanenti dagli aiuti finanziari, destinati dalla Confederazione alla custodia dei figli complementare alla famiglia, a quei Cantoni che più ne hanno bisogno. Nonostante il Consiglio nazionale abbia deciso di non accogliere la sua proposta, il Parlamento ha promesso comunque nuovi aiuti finanziari. Per i prossimi cinque anni, infatti, quest’ultimo ha elargito all’incirca altri 100 milioni di franchi da destinare alla custodia dei figli complementare alla famiglia. Questo tuttavia ad una condizione: i Cantoni devono cofinanziarne le offerte .
Sono stati altresì respinti tre identici postulati provenienti rispettivamente dalle ambasciatrici Ready! Barbara Schmid-Federer, Rosmarie Quadranti e Kathrin Bertschy, nei quali veniva richiesto al Consiglio federale di redigere un’analisi costi-benefici di vari modelli di congedo parentale. Lo stesso giorno è stata rifiutata anche la mozione dell’ambasciatore Ready! Jonas Fricker, con cui invitava a effettuare un sondaggio sul congedo di paternità in Svizzera, proprio quando, alcuni giorni prima, erano state presentate oltre 120’000 firme alla Cancelleria federale per l’introduzione di un congedo di paternità di quattro settimane. Questa tematica resta tra le priorità politiche.